Freddo
sentono
i nostri monti
e il bianco cappello
malvolentieri
indossano.
Abituati
non sono
al rigor dell'inverno.
Loro
che il sole amano
e nel suo tepor
risplendono,
di verdi prati,
tinti pendii
di fiori adorni,
brulicanti di vita
e da festosi gitanti
animati.
Innevate cime,
seppur belle
e di sobria eleganza,
il mio occhio
non vuole,
il mio sangue
non conosce,
il mio cuor
non cerca
e infreddolito
volgo lo sguardo.
18.12.'09