Come è facile
sprofondare
nelle profondità del mare
con un sasso al collo
e andare giù
sempre più giù
e sentire i sensi
che piano piano
ti abbandonano,
in una dolce agonia.
Ma è altrettanto facile
tagliare quella corda
e spingersi su
sempre più veloci
sempre più vicini
alla superficie dell’acqua
per riemergere
come un missile fuori
e fuori
c’è la luce
c’è il sole
c’è l’aria
c’è la vita
c’è la gioia.
2.7.’17