Su Zante adagiata
la Regina dei venti
al navigator sapiente
i suoi prodi annuncia.
Zefiro
della calda stagione
gentil mitigatore
che deliziosa frescura
e sospirato sollievo
elargisce.
Circius
dei venti il Maestro
impetuoso spira
burrasca il navigator teme
e all’imperioso soffio
ogni vela trema.
Tramontana
che fuggir fa tutti
e pel viandante infreddolito
pietà non prova alcuna.
Sbattono i denti
e s’intirizziscon le mani
ma del suo nome memore
soavi tramonti regala.
Greco
dell’Ellade ambasciator
infaticabile
per tutto l’anno soffia.
Ben lo conosce
il Triestino spaurito
che le sue raffiche schiva
e a svolazzar s’abitua.
Levante
al suo apparir
l’inverno segue
e nessun si fidi
della sua debole brezza
perché di trombe marine
è creator capace.
Scirocco
fuoco e sabbia
al suo alitar sprigiona
porte e finestre
a sbarrar costringe
e ribolle l’onda
che la sua furia sferza.
Nothus
vento di mezzogiorno
che, discreto,
dal ruggir rifugge
e calde lacrime,
di temporal presagio,
dispensando va.
Libeccio
capriccioso e veloce
l’africo vento
sul mare corre
e paura incute
al contadino inerme
ma il mio cuor
per lui sussulta
perché a cara nave (1)
il suo nome ha dato.
27.2.09
1): la Fregata Libeccio è la nave della Marina Militare Italiana sulla quale mio fratello Silvio ha prestato il servizio militare.