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C'era una volta
un giorno di primavera
che voleva conoscere
tutti i mesi dell'anno.
“Posso andare?”
alla primavera chiese,
che contenta rispose:
“Vai pure
perché ognuno ci ama.
Porta un messaggio
di fiducia e di speranza
e non lasciare
che il tuo cuore s'intristisca
perché nessuno
come noi fa sognare.”
Felice partì
il giorno di primavera
e insieme con lui
un raggio di sole.
Da gennaio
conobbe l'aridità
ma sgranò gli occhi
per la bellezza dei tramonti,
febbraio gli gelò il cuore
ma con boccioli e fiori
di nuovo lo riempì.
Con marzo conobbe l'indecisione
ma alla fine
il sorriso prevalse,
ad aprile e maggio
restò a casa
per riposarsi dal viaggio
e una rondine l'accolse.
Visitò giugno
e imparò a esser clemente
perché il sole
così gli insegnò.
A luglio e agosto
apprezzò il piacere
che il sole d'estate
giorno e notte invoglia.
A settembre
sorseggiò il nettare d'uva
e capì che il troppo
non è mai quello giusto.
Di ottobre
apprezzò l'equilibrio
e non c'è dote più preziosa
che la natura possa mostrare.
A novembre
rischiò d'esser triste
perché un tappeto di foglie
ricoprì la sua strada
e ancor più a dicembre
quando l'inverno
ormai è padrone
ma ricordando
ciò che primavera disse,
fiducia e speranza
a loro elargì
donando agli stupiti mesi
un giorno di primavera.

23. 3. '14