X
Svuotata dentro

Sul letto accovacciata
a voler morire per non pensare
e a pensare per non voler morire.
La mia mente s’offusca
e il mio corpo la segue.
Piccolo mio,
a decider son chiamata
e ucciderti non vorrei.
Lacrime,
che gli occhi velano
e il cuore gonfiano,
che coscienza impone
e ragion rifiuta.
Domande,
che incertezze celano
e senza risposta restano,
che il cervello affollano
e l’animo confondono.
Prostrata, avvilita, sfinita
al sonno cedo
e piccolo mio,
almeno per oggi,
la tua mamma resto
e ancora un notte
così chiamarti potrò.

12.03.'08