Rosso
al divenir della sera
il sole troneggia
e un gigante sembra,
che del suo regno ha cuore
e a salutar s’attarda.
Sublimi pennellate
nel ciel disegna
e senza fiato
l’osservatore lascia.
Meraviglia
non sia a suscitar l’antico,
che come Dio lo adorava,
ché di bellezza infinita
gli occhi riempie
e timoroso rispetto
alla mente induce.
Stella tra le stelle,
che nel ciel primeggi,
al calar della sera
il tuo tramonto offri,
di supremo ordine
magistral testimone,
e imperioso
al dì che va
il nuovo giorno annunci.
3.3.'08