Non c'è attimo
che la tua mano non m'insegua
nei giardini del tempo,
i cui sfioriti fiori
non muoiono,
che la tua bocca non mi sfiori
nel castello dei ricordi,
in cui ogni stanza
custodisce un tesoro,
che la tua pelle non risvegli
i mai sopiti piaceri
con i cui torrenti in piena
ho costruito un mare.
Non c'è attimo
in cui valga la pena
di dimenticarti
per non soffrire di nostalgia,
di non pensarti
per coprire i desideri,
di non amarti
per non svegliarmi in un deserto
e indimenticabilmente
ogni giorno più indimenticabilmente
ti aspetterò.
10. 6. '13