Mattinata di mezza stagione,
col suo profumo di pioggia
che vien su dall’asfalto,
gli sprazzi di sole
che pian piano acquistan vigore,
e quel venticello,
che s’incanala tra vicoli e viuzze
e t’accarezza il viso,
l’aspettavo.
E il passeggiar m’è lieto.
Mattinata di mezza stagione,
mattinata rara e preziosa,
che né più caldo né più freddo vorrei,
solo inebriarmi di te,
e camminare,
senza mai stancarmi,
tra le mani
senza fine del tuo venticello,
che dolce m’accompagna
e m’accarezza il viso.
aprile 1998