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I bulletti del paese

Eterni bambini
già in pensione
a quindici anni,
assistiti
sfamati
viziati
gonfiati.
Figli
di una generazione
che non conosce sacrifici
e sacrifici
non permette.
Frutto
di chi violenza rifiuta
ma violenza
prepara.
Allievi
di una scuola
dove tutto si insegna
e niente
si apprende.
Cittadini
di un mondo
dove libertà si reprime
e repressione
si libera.
E loro,
i bulletti del paese,
dal linguaggio scurrile,
i modi violenti,
gli atteggiamenti irriverenti,
fan bene il lavoro
che gli han sempre insegnato:
divertirsi.

9.2.'10