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Perdonami, Signore

Perdonami, Signore,
se qualche volta sono cieco
e non riesco a vedere
oltre il fondo della mia tasca,
se qualche volta sono sordo
e non voglio sentire
se non quello che esce
dalla mia bocca.
Perdonami, Signore,
se non aiuto
lasciandomi trasportare
dall'onda,
se non alzo la testa
lasciandomi bruciare
dal deserto.
Perdonami
quando sono piuma
in balia del vento
dell'indifferenza,
quando sono pietra
in una montagna
di aride rocce,
spina tra le spine,
ghiacciaio tra i ghiacciai.
Perdonami, Signore,
e se vuoi far nascere
una stella,
scegli me
e insegnami
a brillare.

3.9.'11