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Quando di notte ti sfioro
mugugnando ti allontani,
a te mi struscio al mattino
e sbadigliando ti rigiri,
cerco un contatto
per dire buongiorno
e come un orso
senza capire mi ignori,
preparo la colazione
e ogni cosa sembra dovuta,
accenno un sorriso
ma anche uno sguardo
sembra fatica
poi ognuno al suo lavoro
e se ti chiamo
sembri sorpreso,
se mi manchi
non te ne accorgi,
se sono triste
non lo avverti,
stanca
non ti importa.
Quando ti fa comodo
ci sono,
quando ho bisogno di affetto
non esisto,
quando ho bisogno di una carezza
non sai che fare,
di una parola
non ti sprechi.
Sembri un fakiro
in un letto di spine
e se ho sbagliato
è perché in gioventù
la passione acceca
e vale più
di un tramonto sul mare.

26. 11. '13